Corte dei Conti: pubblicati gli esiti dell’indagine condotta su “Fondo per le politiche giovanili”

11 Aprile 2013

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Depositata dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti, l'Indagine di controllo sul Fondo per le politiche giovanili Qui il documento

Molte le criticità espresse dalla Corte relativamente al Fondo per le politiche giovanili: in particolare il trasferimento delle risorse dal livello nazionale a quello regionale, seppur condotto con logiche di concertazione, *è avvenuto con qualche frizione sull’articolazione delle competenze, con un percorso non lineare e, ad avviso della Corte, non coerente con l'approccio iniziale, che ha prodotto in concreto una rimodulazione delle risorse per le attività successive.
Va sottolineato come la polverizzazione dei progetti, la riconduzione a tematiche generiche e sovrapponibili, le difficoltà nel portare a compimento i progetti stessi, fattori che hanno determinato una vischiosità nell’impiego delle risorse, sono riscontrabili sia sul piano nazionale che su quello locale.
Alle carenze rilevate sotto il profilo programmatorio vanno aggiunte quelle dovute all'assenza di un reale monitoraggio qualitativo che non ha consentito un’effettiva valutazione dei risultati, anche qui sia in ambito nazionale che in ambito locale.
Si dà atto che il Dipartimento, dando seguito alle indicazioni della Corte, sia in occasione della predisposizione della relazione di accompagnamento al bilancio preventivo della P.C.M. per il 2013, sia nel decreto di ripartizione del Fondo del novembre 2012, ha assegnato la priorità per la destinazione delle risorse di competenza statale all’analisi dei risultati, per realizzare un effettivo monitoraggio qualitativo degli interventi precedentemente finanziati dal Fondo, attraverso la costruzione di indicatori di output ed outcome, anche per individuare le best practices orientandole a possibili start up d’impresa ed avviare un processo di programmazione che superi le lacune rilevate.
Alla stessa stregua, sul piano territoriale e locale, andrebbe valutata la possibilità di inserire, a livello di Intese programmatiche, nella sede della Conferenza Unificata, la previsione di un sistema di monitoraggio qualitativo che affianchi quello preesistente di natura finanziaria.
Vanno segnalati quegli interventi che sul piano territoriale hanno presentato una dinamica tendente a creare una rete, come nel caso dei Piani locali giovani, in qualche modo mirata a dare una sistematicità ad azioni altrimenti polverizzate.
Alcune interessanti iniziative, che soprattutto in ambito nazionale è stato possibile intercettare nella loro evoluzione, hanno peraltro indicato l’ampio margine disponibile per realizzare un percorso più incisivo, per il quale il Dipartimento ha mostrato l’impegno a mettere in campo strumenti adeguati, sia per l’effettivo monitoraggio sia per l’azione di accompagnamento di cui si è detto.*